Certificazione parità di genere

Lo sforzo normativo in atto, teso a incentivare una effettiva politica di parità e di trasparenza all’interno delle aziende, potrebbe portare a quel necessario cambiamento culturale che è la base di partenza per raggiungere la parità di genere.

Ciò comporterebbe un importante cambio di passo nel lungo e difficile percorso volto a superare il gender gap.

Obiettivo raggiungibile attraverso vari strumenti, uno di questo è la Certificazione della parità di genere.

La UNI/PdR 125:2022 ha introdotto specifiche linee guida per le aziende che intendano certificare la parità di genere all’interno della propria organizzazione.

Si tratta di una certificazione volontaria che le aziende più virtuose potranno richiedere agli organismi di certificazione accreditati, per attestare la conformità dell’organizzazione di impresa ai principi di parità tra i generi, come l’equità salariale, politiche paritetiche di formazione e avanzamento di carriera, attenzione alla genitorialità, luogo di lavoro adeguato, etc…

Sono oltre 38,5 miliardi di euro, i fondi del PNRR destinati alle misure per la parità di genere.

Vediamo di seguito alcuni strumenti agevolativi già in corso.

LE MISURE AGEVOLATIVE

a. AVVISO UNIONCAMERE PER GLI ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE E PER RILASCIO DEI CERTIFICATI DELLA PARITA’ DI GENERE PER LE PMI

UNIONCAMERE ha pubblicato un Avviso rivolto agli organismi di certificazione accreditati ai sensi del regolamento CE 765/2008 e abilitati al rilascio della certificazione della parità di genere in conformità alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, per la formazione di un elenco degli organismi che aderiranno alla misura di agevolazione per il processo di certificazione delle PMI prevista dal PNRR.

Per il rilascio della certificazione della parità di genere alle PMI è riconosciuto, a titolo di rimborso, agli OdC un importo compreso tra un minimo di euro 1.800,00 al netto di IVA e un massimo di euro 10.245,00 al netto di IVA, determinato sulla base dei tempi di audit previsti.

Sono ammissibili e rimborsabili i soli costi per i servizi resi dall’OdC per il rilascio della prima certificazione a favore di una PMI relativamente alle seguenti voci:

  • esame della domanda;
  • verifica documentale;
  • verifica in sede e osservazione diretta dell’attività dell’organizzazione certificata;
  • rilascio del certificato

Le domande d’iscrizione all’elenco potranno essere trasmesse dalla data di pubblicazione dell’Avviso fino al 30 giugno 2026. 

B. AVVISO UNIONCAMERE PER L’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PER I SERVIZI DI ASSISTENZA TECNICA ED ACCOMPAGNAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE DELLE PMI E DEI CONTRIBUTI PER I COSTI DI CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE DELLE PMI

In prossima pubblicazione

C. SGRAVI INPS

Per le PMI certificate secondo la UNI/PdR 125:2022 è previsto un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

La Legge n. 162/2021 stabilisce che l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascun datore di lavoro, riparametrato e applicato su base mensile, con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze e con il Ministro delegato per le pari opportunità.

D. AGEVOLAZIONI NEL CAMPO DEGLI APPALTI PUBBLICI

Nel corso dell’attuale riforma del Codice degli Appalti Pubblici è posta è posta particolare attenzione anche al possesso della certificazione della parità di genere alle imprese partecipanti alle gare d’appalto con i seguenti benefici:

  • Riduzione del 20% della polizza fidejussoria con possibilità di cumulo con le altre certificazioni di cui l’impresa è in possesso (ISO 9001, ISO 14001, etc)
  • Premialità in termini di punteggio tecnico per il possesso della certificazione

E. REGIONE LOMBARDIA

BANDO VERSO LA CERTIFICAZIONE DELLA PARITA’ DI GENERE

Quali sono le finalità e lo scopo del bando della Regione Lombardia “Verso la certificazione della parità di genere”?

Lo scopo principale del bando è sostenere le PMI lombarde nel percorso volto al conseguimento della certificazione della parità di genere tramite l’erogazione di contributi per servizi di consulenza specialistica finalizzata all’impostazione di un sistema di gestione per la parità di genere e a copertura dei costi sostenuti dalle imprese per ottenere la certificazione.

Quali sono i soggetti che possono presentare domanda di contributo?

Possono presentare la domanda di contributo tutti quei soggetti che esercitano attività economica e che, al momento della presentazione della domanda, posseggono i seguenti requisiti: 

  • essere Imprese con una sede operativa attiva in Regione Lombardia iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio; 
  • essere titolari di partita IVA aventi domicilio fiscale in Lombardia
  • avere in pianta organica almeno un (1) dipendente.
Quali sono le spese ammissibili alla domanda di contributo?

Le spese ammissibili al contributo sono quelle per l’acquisizione di:

  • Servizi consulenziali di accompagnamento alla certificazione (Linea di finanziamento A);
  • Servizio di certificazione della parità di genere (Linea di finanziamento B).
In cosa consiste il contributo?

Il contributo consiste in un fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili.

Sono tuttavia previsti dei limiti massimi di contributo, infatti il contributo si differenzia tra Linea A e Linea B a seconda del numero di dipendenti:

  • Linea A) massimo 2.000€ di contributo per imprese fino a 9 dipendenti e massimo 7.000€ di contributo per imprese fino a 249 dipendenti, con limiti intermedi
  • Linea B) massimo 2.000€ di contributo per imprese fino a 9 dipendenti e massimo 9.000€ di contributo per imprese fino a 249 dipendenti, con limiti intermedi

Per ricevere il contributo relativo alla Linea di finanziamento A, è necessario richiedere anche il contributo relativo alla Linea di finanziamento B.

È possibile richiedere esclusivamente il contributo sulla Linea di finanziamento B

E’ già possibile presentare domanda per la richiesta di contributo?

Sì, al momento è già possibile presentare domanda per la richiesta di contributo fino ad esaurimento della dotazione finanziaria e comunque non oltre il 13 dicembre 2024.