Disinfezione periodica degli ambienti di lavoro ai tempi del COVID-19

Tra le misure di prevenzione previste dal Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14/03/20 (Vedi nostra circolare del 16 marzo scorso) viene incentivata la pratica della disinfezione periodica degli ambienti di lavoro.

Con il Decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18  #CuraItalia,  all’art. 64 si stabilisce un credito d’imposta nella misura del 50% per le spese di sanificazione sostenute e documentate.

I rischi che derivano dall’affidare un’attività così importante a personale non specializzato sono molteplici e vanno dalla mancanza di garanzie sull’effettiva efficacia di quanto messo in atto al rischio di esposizione del proprio personale ad agenti chimici potenzialmente pericolosi e distribuiti in quantità eccessiva, passando per il danneggiamento di superfici e materiali causato dall’impiego di prodotti non idonei.

Per poter rispondere alle richieste che ci sono pervenute dai clienti, abbiamo selezionato  dei partner specializzati nel settore, distribuiti sul territorio, con le quali collaboriamo da anni per potervi offrire un servizio professionale e personalizzato, commisurato alle vostre necessità, ma soprattutto efficace.

La pulizia ai tempi del COVID-19 si suddivide in:

Pulizia di ambienti non sanitari:

in stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19, prima di essere stati ospedalizzati dovranno essere applicatele misure di pulizia di seguito riportate.

A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.

Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Devono essere pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina (o prodotti a base di ipoclorito di sodio).

 

Pratiche professionali:

fondamentale, adesso, sottolineare che alle buone pratiche igieniche e corrette procedure di pulizia ordinaria, occorre abbinare un intervento di sanificazione professionale a saturazione volumetrica, più comunemente detta nebulizzazione. I prodotti indicati restano disinfettanti ad ampio spettro quali ad esempio formulati composti da sodio ipoclorito, sodio carbonato e sodio tetraborato decaidrato, indicati contro batteri (Gram+/Gram-), funghi e virus (HIV, SARS, ecc..). La velocità di azione del cloro è superiore a quella degli altri agenti ossidanti come ad esempio l’acqua ossigenata e le sue concentrazioni attive risultano tra le più basse rispetto a quelle di altri prodotti del gruppo degli ossidanti. L’obbiettivo resta quello di abbattere le cariche virali negli ambienti professionali; per far questo, le società specializzate nei servizi di sanificazione e igienizzazione adottano un protocollo di intervento così strutturato:

 

  • Isolare gli ambienti sottoposti a trattamento: le operazioni dovranno essere condotte in assenza di personale e in stato di fermo produttivo.
  • Identificazione dei punti critici: quali ad esempio porte, finestre ed altri punti di accesso, servizi igienici, scrivanie, sedie, luoghi di aggregazione preferenziali (banchi alimentari e casse nei supermercati, punti ristoro ed aree mensa nelle fabbriche, ecc..)
  • Elaborazione di un piano di intervento, definendo i flussi operativi (dove inizia, prosegue e termina il trattamento) e le operazioni di pulizia successive delle superfici trattate.
  • Allontanare oggetti sensibili dalla struttura oggetto di intervento; togliere alimenti sfusi, coprire imballaggi, proteggere documenti cartacei.
  • Assicurarsi che il personale impiegato per le sanificazioni sia dotato di tutti i DPI fondamentali.

Ogni piano deve essere elaborato su misura per ogni Azienda interessata, nel rispetto delle singole esigenze.

Per avere una indicazione su costi, tempi e modalità potete contattarci ai recapiti dei tecnici, oppure inviare una email a info@jrsconsulting.it. Vi sarà richiesto di trasmettere le planimetrie delle aree da trattare e la loro superficie (anche indicativa). Vi raccomandiamo di continuare a seguirci per restare aggiornati sui futuri sviluppi normativi, al fine di poter continuare la produzione garantendo la vostra salute e quella  dei vostri collaboratori e delle loro famiglie.