Pubblicato il D.L. 18/2020 “Decreto Cura Italia” che proroga alcune importanti scadenze ambientali

E’ stato pubblicato sulla G.U. del 17/03/2020 il così detto “Decreto Cura Italia”, D.L. 18/2020 con  alcune importante misure legate agli adempimenti di carattere ambientale su autorizzazioni, rifiuti, accumulatori, RAEE. 

 

L’articolo 103 del “Decreto Cura Italia”, D.L. 18/2020 stabilisce che: 

per i procedimenti amministrativi pendenti alla data del 23/02/2020 e/o avviati successivamente, non si tiene conto del periodo compreso fra tale data e quella del 15/04/2020; 

tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31/01/2020 e il 15/04/2020, conservano la loro validità fino al 15/06/2020

 

L’articolo 113 rinvia invece al 30 giugno p.v. le seguenti scadenze:

 

    • presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale – MUD, di cui all’articolo 6, comma 2, della legge 25 gennaio 1994, n. 70; 
    • presentazione della comunicazione annuale dei dati relativi alle pile e accumulatori immessi sul mercato nazionale nell’anno precedente, di cui all’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 20 novembre 2008, n. 188, nonché trasmissione dei dati relativi alla raccolta ed al riciclaggio dei rifiuti di pile ed accumulatori portatili, industriali e per veicoli ai sensi dell’articolo 17, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 20 novembre 2008, n. 188; 
    • presentazione al Centro di Coordinamento della comunicazione di cui all’articolo 33, comma 2, del decreto legislativo n. 14 marzo 2014, n. 49, ovvero la comunicazione da parte dei titolari degli impianti di trattamento dei RAEE in merito alle quantità di RAEE trattate
    • versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’articolo 24, comma 4, del decreto 3 giugno 2014, n. 120. 

 

 

Per avere qualsiasi approfondimento potete contattarci ai recapiti dei tecnici di riferimento, oppure inviare una email a info@jrsconsulting.it. Vi raccomandiamo di continuare a seguirci per restare aggiornati sui futuri sviluppi normativi anche in ambito ambientale.